
Tour di Milano a piedi in un giorno
Seguendo la cerchia delle mura romane
Il tour di Milano a piedi in un giorno? Buona idea! Intanto perché Milano, anche se da queste parti ci piace pensarci enormi come Londra o New York, è ‘piccolina’, quindi, senza troppa fatica, si può approfittare di una giornata libera per scoprirla, almeno un po’! E poi… il bello è nei dettagli, e solo camminando con calma si riesce a coglierli davvero.
Però attenzione, non intendiamo spedirvi dritti in Duomo… abbiamo una proposta differente!
Visto che Milano è stata a lungo protetta da mura, beh, il nostro tour di Milano a piedi lo organizzeremo lungo il tracciato delle mura romane, quelle più antiche, procedendo di porta in porta.
Pronti, partenza, via!
Da LARGO CARROBBIO alla Porta Ticinese
Il punto di partenza del nostro percorso, -attenzione, vi faremo letteralmente girare in circolo!- è Largo Carrobbio che coincide con una delle porte di ingresso alla città romana: la Porta Ticinese. E già vi confondiamo un po’ le idee… Porta Ticinese è più in là! Non è proprio a lato della Basilica di S. Lorenzo? Non è invece quella neoclassica in Piazza XXIV Maggio? Le risposte sono: sì, sì e sì. Tra le porte delle mura milanesi, questa era quella che apriva in direzione di Pavia (Ticinum), e non ha cambiato nome quando le mura si sono allargate nel Medioevo né più tardi, con la nuova cerchia spagnola.
Abbiamo deciso di partire da qui perché Porta Ticinese un tempo era la Porta Praetoria, ovvero la porta del castro romano da cui …tutto è cominciato!
Cosa vedere a largo Carrobbio?
Se siete in cerca di tracce delle mura, troverete addirittura i resti di una delle due torri di ingresso: non è poco, è l’unica sopravvissuta di tutte le porte romane a Milano. Oggi la si ricorda come Torre dei Malsani, perché in epoca medievale era stata annessa ad un lebbrosario. Se siete curiosi, chiedete al ristorante che ne occupa il piano terra di poterne vedere i resti.
Il termine ‘carrobbio’ indicava, in epoca romana, il dipartirsi di 4 vie e, se amate lo shopping, sappiate che le vie in questione oggi vi offriranno soddisfazione!
E se prima di proseguire volete fare tappa alla Basilica di San Lorenzo, a pochi passi di distanza, non farete certo un errore.

Da SAN MAURIZIO AL MONASTERO MAGGIORE a Porta Vercellina
Se invece volete proseguire subito, la prossima tappa sarà la bellissima chiesa di S. Maurizio al Monastero Maggiore, che sorge proprio a cavallo delle mura romane, all’altezza di un altro storico varco di accesso: la Porta Vercellina. Se entrate nel cortile del Museo Archeologico che si trova sul fianco della chiesa (un tempo era uno dei chiostri del monastero) scoprirete che un tratto delle mura è visibile, proprio ai lati della porta di ingresso al museo.
Non fatevi ingannare dalla facciata troppo sobria, San Maurizio al Monastero Maggiore vi incanterà! È una chiesa del primo Cinquecento, completamente rivestita di stupendi dipinti murali.
Visitate la chiesa e poi proseguite sul lato esterno per ammirarne il campanile: era una delle due torri di accesso al circo romano. Ebbene sì, Milano disponeva di un enorme e magnifico circo costruito per volere dell’imperatore Massimiano nel corso del III secolo dC.
Proseguendo solo pochi metri, ammirerete i resti del Palazzo Imperiale, visibili in via Brisa. Vi piaceranno le rovine a cielo aperto, ma anche il contrasto netto tra l’antichità e l’eleganza delle architetture contemporanee e bianchissime che li circondano.
San Maurizio al Monastero Maggiore è in C.so Magenta 15
Il Museo Archeologico di Milano è in C.so Magenta 15, mar/dom 10-17.30, chiuso il lunedì
I resti del Palazzo Imperiale romani di Milano sono in Via Brisa


Dal CASTELLO SFORZESCO alla Porta Giovia
Riprendiamo il percorso: da via Brisa, vi basterà attraversare il C.so Magenta per procedere lungo via S. Giovanni sul Muro. Avrete già intuito che il toponimo non è casuale, si riferisce a una chiesa che non c’è più, ma che un tempo sorgeva in prossimità delle mura augustee. Via S. Giovanni sul Muro è breve, ma di sicuro noterete il Teatro dal Verme: un edificio ottocentesco con un piacevole intonaco rosa pallido… nulla farebbe pensare che proprio lì, un tempo si apriva la Porta Giovia.
Proprio a pochi metri dalla porta, a metà del 1300 i Visconti costruivano il primo castello in città, per tutti il Castello di Porta Giovia. Cento anni dopo, nel 1450, diventerà il Castello Sforzesco.
Ed eccoci alla seconda tappa del nostro tour. Una passeggiata nelle corti del Castello Sforzesco vi piacerà, e se avete tempo, perché non visitare anche i suoi musei?
Se invece volete proseguire, forse vi accontenterete di ammirare la Torre del Filarete, ingresso principale della fortezza, da Largo Cairoli (in questo modo, non vi allontanerete dal tracciato delle mura romane!) e poi procederete spediti verso la tappa successiva imboccando via Cusani.
Il Teatro dal Verme è in via S. Giovanni sul Muro 3
Il Castello Sforzesco è in Piazza Castello 1. Aperto tutti i giorni 7-19.30
I Civici Musei del Castello Sforzesco sono aperti mar/dom 10-17.30


Dal MANIFESTO DI ARMANI alla Porta Comacina
Non potete sbagliare, in fondo a via Cusani, che è più larga che lunga, vi apparirà davanti agli occhi lo storico muro di via Broletto, da sempre ricoperto dai manifesti pubblicitari di Giorgio Armani… e nessun altro! A Milano è una vera certezza. Anche in tempi tutt’altro che certi, come quelli pandemici, in cui anziché un abito da sera o un nuovo modello di occhiali da sole, è apparsa una dedica: “Io ci sono, per Milano, con i milanesi, con sentimento”. Come non adorare re Giorgio?!
Siamo arrivati a quella che, in epoca romana, era la Porta Comacina. A questo punto però, dovremo fare una scelta: continuare sulle tracce delle mura augustee? Sono le più antiche, e quindi anche le meno estese, ci porterebbero in pochi passi a Piazza della Scala, passando per via del Lauro e via Bossi… no, troppo facile! Procederemo invece lungo il tratto più ampio, e un po’ più recente, costruito in epoca massimiana, lungo via dell’Orso e via Monte di Pietà. Arriveremo così ad incrociare via Manzoni.

Da VIA MANZONI, VIA MONTENAPOLEONE E LA MODA… alla Porta Aurea
Certo, è difficile pensare che quello che oggi è ‘il quadrilatero della moda’, un tempo fosse il tracciato di una fortificazione, ma è proprio così. Le mura massimiane, si ergevano sul tracciato delle vie Manzoni e Montenapoleone e proprio al loro incrocio si apriva la Porta Aurea. Se cercate conferme, potete chiedere di vedere i resti delle mura nel bel ristorante del Grand Hotel Et de Milan, oppure nei seminterrati di qualche boutique di lusso lungo Montenapoleone.
Noi però vi suggeriamo di godervi le vetrine! Nel nostro tour di Milano a piedi in un giorno, non potevamo certo non inserire un po’ di charme modaiolo e di serena leggerezza. D’altronde, Milano è così: storia ed eleganza, in un unico colpo d’occhio.
E non dimenticate di alzare lo sguardo e ammirare i bei palazzi che costellano il quadrilatero della moda. Ve ne suggeriamo un qualcuno: in via Manzoni, il bellissimo Palazzo Borromeo d’Adda, neoclassico e maestoso, piaceva anche a Sthendal! Se il cancello è aperto, rimarrete rapiti scoprendo quanto magnifico verde si nasconde nei cortili milanesi.In via Montenapoleone puntiamo invece sul moderno, indicandovi il palazzo al numero civico 27, con il tocco di Lucio Fontana (ne parliamo qui).
E se vi va di spingervi appena più in là, il Palazzo Bagatti Valsecchi, in via del Gesù N 5… beh, rimarrete a bocca aperta: un tuffo in un… Rinascimento a misura di Risorgimento (!), se non lo conoscete, leggete qui. Attraversate il suo bel cortile, e se vi va, visitate il Museo, ne vale la pena.
Il Palazzo Borromeo d’Adda è in Via Manzoni 41
Il Palazzo Bagatti Valsecchi è in Via Gesù 5
Il Museo Bagatti Valsecchi è aperto giov/ven 13-17.45 e sab/dom 10-17.45


Da PIAZZA SAN BABILA E LE TERME ROMANE alla Porta Argentea
Riprendendo il percorso delle mura romane, il nostro tour di Milano a piedi in un giorno approda in Piazza S. Babila, anche qui l’impatto è tutto moderno, ma un tempo vi si apriva la Porta Argentea, proprio all’incrocio tra C.so Venezia e C. so Monforte. Tutto sparito, incluse le Terme romane: una ‘modernissima’ spa del III secolo, voluta dall’imperatore Massimiano… e poi rasa al suolo dall’Imperatore Barbarossa nel 1162! Di tanta meravigliosa antichità, non resta oggi praticamente nulla, se non qualche brandello di muro in mattoni (lo trovate in Largo Corsia dei Servi).
Per il resto Piazza S. Babila è un concentrato di modernità, in cui fa timidamente capolino una chiesetta in mattoni: la Basilica di S. Babila, nata alla fine dell’XI secolo, ma restaurata (siamo onesti, quasi del tutto rifatta!) tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo. Davanti all’ingresso sopravvive una colonna sormontata da un leone, di origine piuttosto incerta, ma senza dubbio capace di conferire carisma a un angolo di città che la storia non ha saputo proteggere.
Non fraintendete però, nuovo non significa brutto. Piazza San Babila, che deve il suo aspetto al piano regolatore del 1938 è stata un vero laboratorio della modernità. Qui infatti si erge il primo grattacielo milanese: la Torre Snia Viscosa, 59 metri di vertigine (!), costruita nel 1937 dall’architetto Alessandro Rimini… il ‘rubanuvole’, come lo avevano battezzato, o la ‘torre’, come si dice a Milano (ne parliamo qui). La riconoscerete: svetta proprio di fronte alla chiesa. Un contrasto audace, non c’è dubbio.
La Basilica di S. Babila è in C.so Monforte, 1. Aperta tutti i giorni 8.30-12/14.30-17.30
La Torre Snia Viscosa è in C.so Matteotti 11


Dal VERZIERE a Porta Erculea
Proseguiamo. Alla Porta Erculea, che sorgeva tra via Durini e Largo Augusto, vi invitiamo a dedicare una semplice passeggiata, non per trascurarla, ma perché c’è ancora tanto da vedere nel nostro tour di Milano a piedi. Ammirerete alcuni bei palazzi. Degno di nota è quello che da il nome alla strada stessa: Palazzo Durini, una bella costruzione della metà del Seicento, e la prima, allora, a rendere interessante un’area che, ahinoi, da quando era cominciata la decadenza delle terme romane, non si era mai particolarmente distinta.
Poco oltre c’è anche una chiesa del primissimo Settecento, bella e inaspettata, l’unica con la facciata a dorso di violino che sia presente in città: è S. Maria della Sanità.
Proseguite oltre, attraversate il Largo Augusto e provate a immaginare quando lo chiamavano ‘Verziere’, ovvero quando era un mercato! Non è facile in tanta modernità, non è vero? Avrete ora imboccato la via Larga, dove si apriva un varco, all’altezza di via Rastelli: la Porta Tosa romana.
Il Palazzo Durini è in Via Durini 24
La Chiesa di S. Maria della Sanità è in Via Durini 20


Dalla CA’ GRANDA a Porta Tosa
Arrivati qui, non potete non raggiungere la Cà Granda. Oggi è la sede dell’Università Statale di Milano, ma a metà del Quattrocento era nata come ospedale, il primo pubblico della città. Tecnicamente si trova tra il tracciato delle mura romane, e quello delle mura medievali, meglio ancora, quello del fossato medievale che le circondava, siamo appena appena un po’ più in là dei confini ideali del nostro tour di Milano a piedi in un giorno lungo le mura romane, ma concedeteci una deroga: ne vale la pena. Scoprirete un bellissimo edificio di mattoni, dove trionfa lo spirito decorativo. Potete accedere e visitarne i cortili: quelli più antichi, sopravvissuti (almeno in parte) alla Seconda Guerra Mondiale, e quello secentesco. A voi scegliere il più suggestivo!
L’Università Statale di Milano (Cà Granda) è in via Festa del Perdono 7

Dalla TORRE VELASCA a Porta Romana
Ripresa la via Larga, la prossima sosta del nostro tour di Milano a piedi, sarà in via Pantano.
È un toponimo insolito, ma non casuale: provate a fare uno sforzo di immaginazione… quando Milano era romana, qui c’era un porto fluviale! Oggi invece c’è una delle architetture che definiscono lo skyline della città: la Torre Velasca. Cosa ne pensate? Di certo non manca di personalità. La forma rimanda a quella della torre di ingresso del Castello Sforzesco – l’avete ammirata all’inizio del nostro itinerario-. Anche il colore richiama il mattone, in una tonalità smorzata, vista la mole, ma con l’intento di evocare il medioevo milanese e il suo materiale edilizio d’elezione. Non solo non passa inosservata ma, dopo ormai quasi 70 anni (la disegna Ernesto Nathan Rogers nel 1955-57), non si smorza il dibattito, né l’eterno confronto tra lei e il Pirellone di Gio Ponti alla Stazione Centrale (di più sui grattacieli milanesi lo trovata qui).
La Torre Velasca è in Piazza Velasca 3/5

A questo punto, il nostro tour è quasi terminato. In pochi minuti, seguendo le vie Maddalena, Cornaggia e Stampa, strette, tranquille e deliziose, sarete di ritorno al Carrobbio.
Il tour di Milano a Piedi in un giorno può dirsi completato. Che dite? Vi è piaciuto?