Visita guidata al Borgo delle Grazie
“Mi voria farli havere la casa de Mariolo quale è facta, è bella, ha bello zardino, et è in la mia contrada favorita apresso le Gratie”.
Questo è Ludovico il Moro, anno 1498 (sta cercando di convincere il marchese Gonzaga, attraverso un ambasciatore, di trasferirsi qui e Isabella non vedeva l’ora…): parla della sua contrada preferita, la zona intorno alla Chiesa delle Grazie che, fino al 1404, era stata occupata dalla cittadella militare viscontea.
Ludovico vuole trasformare il borgo in una sorta di quartiere rinascimentale moderno, con la costruzione di palazzi splendidi, dei Guiscardi, di Bartolomeo Calco, Giacomotto Atellani, e di Galeazzo Sanseverino (nelle sue stalle, Leonardo avrebbe realizzato gli studi sul cavallo). E questo perché fossero degna corona al Mausoleo del duca, la Chiesa di Santa Maria delle Grazie.
Ma la cattura di Ludovico e la devastazione e l’abbandono del quartiere, lascia una distesa di orti e ortaglie disseminate di rovine. Per molto molto tempo. Dobbiamo aspettare la fine dell’Ottocento, momento d’oro della borghesia milanese, che si riappropria di questi vuoti urbani, affidando la costruzione delle proprie dimore a raffinati architetti all’avanguardia!
Ecco allora che la nostra visita guidata prende il via da San Vittore al Corpo, sui cui possedimenti sorgerà il nuovo quartiere, prosegue per via Bandello, Marozzo della Rocca e De Togni per concludersi in Corso Magenta. Un percorso che, sulla scorta delle fonti, parte dalla “città ideale” sognata dal Moro e grande mito del Quattrocento (pensiamo ai disegni di Leonardo!) e si conclude nella Milano immaginata e plasmata da Luigi Broggi (Case Candiani), Piero Portaluppi (Casa e Studio Portaluppi) e Gio Ponti (le Domus di via De Togni e Casa Borletti… “punti perfetti“!)
Vi aspettiamo per questa visita dedicata all’architettura, antica e moderna!